Itinerari nel territorio della Comunità Montana del Grappa
Sul territorio dei Comuni di Possagno, Paderno del Grappa, Cavaso del Tomba, Crespano del Grappa e Pederobba, la Comunità Montana del Grappa ha curato il recupero di un complesso sistema di trincee e linee di difesa. A San Sebastiano, una galleria recuperata fungeva, come tutta la linea sul Monfenera, da porta di sbarramento all'invasione della pianura veneta. Le postazioni di artiglieria, mitragliatrici e fucilieri di località Castel Cesil e Monte Palon dimostrano invece come questi luoghi fossero dei punti di fondamentale importanza strategica nel localizzare e respingere gli assalti del nemico. In località Meatte-Boccaor, percorrendo la trincea, si può scorgere il crinale dove si estendeva la prima linea, che nel caso fosse stata superata trasformava immediatamente l'itinerario percorso in campo di battaglia. Infine, in località Ardosa-Ardosetta, i baraccamenti dimostrano come il luogo fosse fondamentale come supporto logistico alle linee anche in considerazione del fatto che nelle vicinanze vi era il punto di arrivo di una grande teleferica. La zona si presta a interessanti escursioni tra storia e natura.
San Sebastiano
Non lontano dal monumento ossario di Pederobba, appena fuori del paese, si può visitare un sito di seconda linea con una galleria lunga 40 metri e pertinenze. La galleria è la testimonianza di manufatti di guerra che vennero preparati nell'eventualità di uno sfondamento o dal Piave o dal Monfenera. Sarebbe stato qui, sulla cerniera tra i fronte montuoso e quello in riva al fiume, che si sarebbe sviluppata la prima difesa per evitare il dilagare dell'avversario sulla pianura veneta.
Castel Cesil
Il Monte Tomba, di gran lunga l'obiettivo più cercato dagli eserciti degli Imperi Centrali assieme alla dorsale del Monfenera, per la quota meno ostica e per la conformazione arrotondata, aveva come protezione la posizione di Castel Cesil che bene fiancheggiava con il tiro qualsiasi assalto diretto alla quota di Monte Tomba. A Castel Cesil sono state recuperate trincee per oltre 400 metri lineari e gallerie.
Monte Palon
Citato in tutti i testi d'epoca come Monte Pallone, cosa che suona un po' ridicola, vista la derivazione del toponimo dalla parola "pala", versante montano scosceso, questo rilievo ebbe una importanza strategica enorme, grazie ai cannoni da montagna, ma anche di artiglieria campale, che vi vennero schierati nei primi giorni della Battaglia di Arresto, contribuendo in modo determinante al bombardamento delle fanterie all'attacco e delle postazioni dell'artiglieria austro-tedesca. Per tutta la guerra ebbe la funzione di baluardo difensivo che poteva coprire con il tiro tutti i settori del fronte, anche per la facilità dei trasporti consentita dalla carreggiabile incavata nel versante sud.
Meatte-Boccaor-Pian dea Bala
Il settore Meatte-Boccaor-Pian dea Bala si connota come zona di massima resistenza in seconda linea e venne munito di quanto poteva essere utile a difendere l'artiglieria schierata in questa zona cruciale per i rifornimenti di viveri e munizioni, ma anche per far affluire i reparti di rinforzo. Nella zona sono state recuperate delle trincee per uno sviluppo di circa un chilometro.