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2008-08-07 11:35
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I partner del progetto

Una collaborazione transfrontaliera per la valorizzazione storico-culturale del territorio del Grappa.

Sede della Comunità Montana Feltrina
Puntando alla valorizzazione del territorio attraverso il recupero del patrimonio storico e culturale legato alla Grande Guerra, la Comunità Montana Feltrina si è posta come capofila del progetto Interreg IIIA Italia-Austria "Il Museo diffuso del Grappa dal Brenta al Piave", con l'intento di favorire il recupero delle rimanenti strutture di epoca bellica, in quanto preziose testimonianze degli eventi storici di allora, e proseguire le ricerche sulle battaglie che si susseguirono nel Feltrino e nelle zone immediatamente confinanti delle Province di Treviso e Vicenza, tra il 1917 e il 1918.
La realizzazione del progetto, nell'ampia valenza territoriale che ha assunto e che ha condotto a importanti e significativi risultati, è stata possibile grazie alla creazione di un forte partenariato tra enti, sia a livello locale, sia a livello transfrontaliero. La Comunità Montana Feltrina, nella sua qualità di capofila, da un lato ha coordinato l'attività dei numerosi enti impegnati nella realizzazione di interventi infrastrutturali di recupero delle testimonianze belliche, dall'altro ha promosso la realizzazione di studi e ricerche storiche e ha contribuito alla valorizzazione turistica dei luoghi recuperati. Ha curato inoltre la tabellazione segnaletica di alcuni siti nell'area del Monte Grappa e, sempre nella stessa zona, ha sistemato sentieri e percorsi di valenza didattico-testimoniale.
In qualità di soggetti attuatori, hanno partecipato alla realizzazione del progetto altre otto istituzioni. La Comunità Montana del Grappa si è occupata del recupero di itinerari storico-naturalistici nell'area di Monte Pallon, Castel Cesil, San Sebastian, Meatte-Boccaor e Malga Ardosa, mentre la Comunità Montana del Brenta ha provveduto al recupero del cosiddetto "Covolo del Butistone", una singolare fortezza posta lungo la Valsugana nella zona di Cismon del Grappa, a cinquanta metri d'altezza dal fondovalle, scavata nella roccia.
Il Comune di Arsié ha realizzato invece il consolidamento strutturale-statico del Forte Leone in locaità Cima Campo: una struttura difensiva costruita tra il 1906 e il 1912, che aveva il compito durante la Grande Guerra di sorvegliare le mulattiere che salivano dalla Valsugana verso l'altopiano dei Sette Comuni. Il Comune di Seren del Grappa ha recuperato l'edificio che dopo la rotta di Caporetto in località Pian della Chiesa ha ospitato il comando austro-ungarico con funzione di osservaotrio sulle cime del Massiccio e il Comune di Quero ha ristrutturato un'analoga struttura posta lungo la Valle di Schievenin, che fu sede durante la Grande Guerra del battaglione da montagna del Wurttemberg, il quale aveva l'obiettivo di conquistare le alture Rocca Cisa, Monte Valderoa, Valdumella, Fontana Secca e Col dell'Orso.
Il progetto ha consentito poi di completare e attrezzare due musei tematici. Il primo è il Museo storico di Campo di Alano di Piave, che attualmente si sviluppa in cinque sale espositive, lungo le quali si snoda un percorso didattico. Il secondo è il Museo del Piave "Vincenzo Colognese" di Vas, in località Caorera, completato con una nuova ala.
Tra i soggetti attuatori c'è stato infine il Comune di Cison di Valmarino, che ha svolto un'approfondita attività di studio e ricerca sulle vicende che hanno coinvolto il Passo San Boldo, relative alla realizzazione della cosiddetta "Strada dei Cento giorni". Il lavoro di analisi ha portato alla realizzazione di pubblicazioni, di una mostra itinerante e all'allestimento di un museo della Grande Guerra presso la sede del Gruppo Alpini al San Boldo.

La Fortezza di Altfinstermünz
Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di quattro partner austriaci. I tre partner del Tirolo Verein Altfinstermünz, Tiroler Landesarchiv e Festung Kufstein e il partner carinziano, l'associazione Dolomitenfreunde.
Festung Kufstein è una fortezza situata nel nord del Tirolo, ricordata per la prima volta in un documento del 1205, che passò dalla proprietà dei vescovi principi di Regensburg ai duchi della Baviera. Nel 1924 gli impianti fortificatori diventarono proprietà della città di Kufstein e dal 1996 la fortezza è curata sotto tutti gli aspetti da Top-City-Kufstein GmbH. All'interno è custodito l' “organo degli eroi” che viene suonato ogni giorno alle ore 12 e, nei mesi di luglio e agosto, anche alle ore 18, in onore appunto dei caduti di tutte le guerre. Vi sono pure il museo della fortezza e della storia tirolese ed un ristorante.
Un contributo importante allo sviluppo delle progettualità Interreg è stato dato dal Tiroler Landesarchiv di Innsbruck. L’archivio regionale tirolese, infatti, contiene documenti che hanno costituito una base fondamentale per le ricerche storiche condotte per i progetti realizzati sia in Austria che in Italia. Il Tiroler Landesarchiv raccoglie infatti una mole ingentissima (25.000 metri lineari) di documenti ed atti relativi alla storia del Tirolo, che fino alla fine della Prima Guerra Mondiale estendeva il proprio territorio a tutto l’Alto Adige e al Trentino, a partire dall’XI secolo. Notevoli sono anche i fondi riguardanti le contese con la Serenissima Repubblica di Venezia e le zone di confine ora appartenenti alle Province di Belluno, Trento e Bolzano.
L'associazione Altfinstermünz di Pfunds cura invece da tempo un progetto di recupero e restauro a fini turistici della omonima chiusa medievale, posta non molto lontano dai confini con l'Italia (Passo Resia) e con la Svizzera nel Canton dei Grigioni. Grazie alla sua collocazione, da sempre rappresenta un importante collegamento tra Landeck, il Vinschgau e l’Engadina. Già nel 45 a.C., nello stesso punto sorgeva un ponte della antica strada imperiale romana Claudia Augusta. Per diversi secoli Altfinstermünz è stato uno dei passaggi doganali di confine tra i più importanti e produttivi nel collegamento tra il nord e il sud delle Alpi.
L'associazione Dolomitenfreunde (Amici delle Dolomiti) è nata nel 1973, da un gruppo di amici accomunati dall'obiettivo di rendere nuovamente percorribili i vecchi sentieri del fronte compresi tra l'Ortles e l'Isonzo, poi denominati "Friedenwege", ovvero "Vie della pace". Il motto dell'associazione è: "Le vie che un tempo dividevano il fronte devono ora unirci".
Al centro dell'attività dei Dolomitenfreunde all'inizio ci fu il recupero di sentieri, la costruzione di rifugi e di bivacchi. Successivamente, lo scopo principale è diventato quello di documentare la storia attraverso realtà museali. Il lavoro di recupero delle vie della pace è stato realizzato da volontari: collaboratori di 15 nazioni diverse hanno partecipato a questa attività.
Dal 1983 gli Amici delle Dolomiti lavorano nella zona del passo di Monte Croce Carnico, al confine tra Austria e Italia. Il Museo 1915-1918 dall'Ortles all'Adriatico, nel municipio di Kötschach-Mauthen offre, insieme al Museo all'aperto del passo di Monte Croce Carnico, una descrizione degli avvenimenti storici e delle ripercussioni fino ad oggi. La vicinanza dei due musei (12 km) dà l'opportunità di ottenere, anche immersi nella natura, una personale visione degli orrori della guerra in montagna.
Festung Kufstein Contatti

Verein altfinstermünz
A-6542 Stuben 45 Pfunds
tel. 0043 5474 20042
sito: www.altfinstermuenz.com
e-mail: verein.altfinstermuenz@aon.at.

Top City Kufstein GmbH
A 6330 Oberer Stadtplatz 6\III Kufstein
tel. 0043 5372 602360
cell. 0043 664 2004416
sito: www.festung.kufstein.at.

Dolomitenfreunde
A 9640 Kötschach-Mauthen
tel. 0043 4715 851332
sito: www.dolomitenfreunde.at
e-mail: museum@dolomitenfreunde.at

Amt der tiroler Landesregierung-Landesarchiv
Gaismairstrasse 1, A6020 Innsbruck
tel. 0043-5125083513